giovedì 10 gennaio 2013

La zona del silenzio. Messico.

Le storie e le rivendicazioni che girano attorno alla Zona del Silenzio possono essere paragonate soltanto a quelle del Triangolo delle Bermude, anche se la notorietà di quest’ultima è di gran lunga superiore, nella Zona del Silenzio accadono fatti inspiegabili ed inquietanti, con un numero di casi sempre in aumento. Viviamo nell’era tecnologica, ovunque andiamo tutti noi siamo circondati da onde radio, dal traffico dei cellulari, segnali televisivi e ogni altra forma di comunicazione, qui è incredibile constatare che nella Zona del Silenzio è assente qualsiasi tipo di onda radio!

Situata a 400 miglia a sud del confine tra Messico e Stati Uniti nel Vertice del Trino, dove Coahuila, Chihuahua e Durango si intersecano,
l’area si estende lungo il massicio del Cerro de San Ignacio, dentro la Reserva de la Biosfera Mapimì. la Zona del Silenzio è luogo misterioso dove la Paura è una compagna immancabile. Se qualcosa va male è impossibile chiamare aiuto, e spesso le cose hanno la tendenza ad andare male! Tra misteriose formazioni di roccia, una bizzarra fauna selvatica e vegetazione, di tanto in tanto i ricercatori paranormali sentono dei strani segnali nelle loro radio, un sussurro nella fredda notte del deserto.
Attenzione, la Zona del Silenzio non è semplicemente un luogo dove i fantasmi trovano il modo di entrare in contatto con le persone, pare che nella zona sia  presente uno strano campo elettromagnetico rimasto in silenzio per migliaia di anni. Ora questo campo non solo si è risvegliato, ma sta generando una forte energia magnetica capace di attirare a sè una quantità incredibile di materiale proveniente dallo spazio. E’ stata riscontrata una frequenza di meteore precipitate molto più alta rispetto alla zone circostanti, e le attività connesse agli Ufo sono profondamente prolifiche, il che è abbastanza strano in quanto la zona e pressoché deserta e quindi povera di potenziali testimoni.
La Zona del Silenzio è considerato da molti un luogo dove il mondo dei morti entra in simbiosi con quello dei vivi (come da tradizione dei nativi del luogo). Alcune persone che hanno attraversato la zona hanno riferito di esseri umani apparsi sotto forma di essenza, altri dicono di aver visto il famoso “popolo ombra” ed un certo numero di altre entità paranormali. Tra fantasmi, Grigi e l’ipotetico interesse militare, il luogo ha certamente un potenziale futuro di interesse e anche se è stato scientificamente documentato, geologi ed esperti ritengono la Zona del Silenzio un mistero inspiegabile.  

 
Si tratta di un fazzoletto di terra di 50 km quadrati del nord del Messico oggetto di particolare interesse degli esperti Nasa.
Sebbene i portavoci dell'Agenzia spaziale lo neghino ed i governatori degli Stati messicani di Durango, Chihuahua e Cohuila se la cavino in genere con una rumorosa risata, il segreto più popolare del Messico è custodito nella «Zona del Silencio», il cui nome figura in bella vista anche sulle più comuni carte geografiche.
L’attenzione sul  luogo fu messa in evidenza già  nel 1963, quando Harry de la Peña, ingegnere chimico della città di Torreon inviato dalla società petrolifera Messicana Pemex per  eseguire un’osservazione sul quel luogo, constatò che le trasmissioni radio con il campo base erano improponibili.
Seguenti analisi  avvalorano  l’isolamento  del posto che da quel momento fu chiamato “zona del silenzio”, dove non era possibile ricevere e trasmettere in frequenza radio, mentre, passando i limiti anche di qualche metro al di fuori dell’area tutto funzionava correttamente.
Ma è nel Luglio del 1970 che la zona  ha suscitato un notevole  interesse, quando un razzo del tipo Athena, lanciato dalla base USA di New River (Utah) con ipotesi di recupero nel New Messico, per un’avaria all’apparato di direzione precipitò proprio nei pressi del Cerro de San Ignacio.  Malgrado le appassionate ricerche, il ritrovamento avvenne solo tre settimane dopo. Nessun segnale radio di localizzazione, infatti, poté uscire dall’area di atterraggio.
La NASA prontamente avvertì le autorità messicane e quando i tecnici americani, fra i quali in incognito vi era anche Wernher von Braun, giunsero per recuperare i resti del missile, con il pretesto della contaminazione dell'area prelevarono molti altri reperti della zona, fra cui tonnellate di sabbia del deserto, pietre, frammenti meteorici, fossili, esemplari della flora e della fauna.
Da quel momento “el vértice de trino” catturò l’attenzione degli studiosi.
 
Il caso più eclatante avvenne all'inizio del 1969. Gli scienziati messicani si accorsero che la sonda sovietica Venera 5, che procedeva verso Venere, era in rotta di collisione con un oggetto di grandi dimensioni. Avvisarono le autorità sovietiche e congiuntamente osservarono uno stranissimo fenomeno, rimasto unico e inspiegato. Questo grosso meteorite prima cambiò traiettoria, evitando così la sonda per poi, all'ingresso nell'alta atmosfera terrestre, compiere un'intera rivoluzione attorno al pianeta prima di schiantarsi esattamente nella Zona del silenzio. Da questo evento tale meteorite, poi ritrovato nel deserto, prese il nome di 'meteorite intelligente' o 'meteorite di Allende' e attraverso analisi di laboratorio venne scoperto che al suo interno erano presenti non solo il carbonio, ma anche elementi che non esistono nel nostro sistema solare. Inoltre, da analisi di laboratorio è stato appurato che questo meteorite avendo circa 13.000 milioni di anni sarebbe più di tre volte più vecchio del nostro sistema solare.
Dato che le bussole impazziscono in prossimità dei sassi che ricoprono la zona, senza che questi contengono sostanze magnetiche, è stato ipotizzato dagli scienziati messicani che in un'era antichissima un grosso meteorite abbia impattato proprio qui, disseminando in tutta la zona frammenti più o meno grandi, oggi ormai sepolti dalla sabbia.
Quest'area in era Cenozoica era sommersa dal Mar di Thetis e questo giustifica la diffusa presenza di conchiglie e fossili marini.
Ma non è finito qui. Alcuni anni fa una equìpe di documentaristi della televisione spagnola, guidati da F. Jimenez del Oso e J.J. Benitez durante il rodaggio di un documentario ritrovarono alcune tombe ricoperte da pietre all'interno delle quali vi erano alcuni scheletri giganti, appertenenti ad esseri di oltre due metri di altezza. Esistono poche foto che attestano tale ritrovamento, che sono comparse sia sulla TV spagnola che messicana.
Alcuni anni dopo, al ritorno della medesima troupe nella zona, gli scheletri erano spariti, molto probabilmente venduti per pochi soldi dai contadini della zona o prelevati dai militari.

Il mistero, tuttavia, si infittisce a causa di un'altra insolita caratteristica del luogo, ovvero che molti animali vi si dirigano per morire al suo interno. I contadini delle zone limitrofe conoscono da sempre tale peculiarità e non impediscono ai propri capi di bestiani di migrare spontaneamente verso la Zona del silenzio.
Il cimitero di ossa è inquietante, ma non possiede altra logica spiegazione, a parte il racconto di alcuni vecchi shamani del luogo che sostengono che in queste zone vi sono strane energie tanto da sceglierle solitamente per le proprie meditazioni.
F. Jimenez del Oso e J.J. Benitez hanno intervistato e filmanto anche alcuni abitanti dei villaggi che si sviluppano ai margini della zona, che sono stati testimoni di strani avvistamenti di oggetti luminosi ed incontri con esseri viventi dalle caratteristiche non del tutto umane.

Colpisce il racconto di una coppia che al ritorno da un matrimonio in un villaggio della zona, dopo essersi impantanati nel fango con il proprio autoveicolo, dopo una delle rare piogge torrenziali che colpiscono questa parte del Messico, furono soccorsi da due individui, dalle caratteristiche simili agli uomini, ma con una voce profonda, l'altezza oltre i due metri, una lunga tunica impermeabile gialla ed un copricapo con l'effigie di un triangolo con un punto al centro. Cosa si nasconda dietro queste stranezze non è ancora stato ufficialmente riconosciuto dal governo messicano, evidentemente imbarazzato dalle anomalie. Aspetteremo il lavoro di altri ricercatori indipendenti o la rivelazione di nuovi dettagli nel tentativo di far chiarezza su questa misteriosa vicenda.
  




SEGUICI ANCHE SULLA PAGINA fb: http://www.facebook.com/quantoequantaltro?ref=hl  

Nessun commento:

Posta un commento