SPIRITUALITA' OLISTICA - Lucien Bruchon
Oltre l'apparente diversità siamo tutti uguali, tutti, imprescindibilmente, parti dell’Assoluto.
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Elementi di fisica Olistica:
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Oggi, la struttura della società, evolutasi parallelamente alla
tecnologia basata sui fondamenti della fisica meccanicistica di Newton, è
indietro di almeno cent'anni sull'attuale conoscenza scientifica. Per
chi ha bisogno di certezza, il mondo visto dalla fisica Newtoniana dà
molte sicurezze perché garantisce una sensazione di concretezza e di
immutabilità. Il suo funzionamento è determinato da regole ben definite e
ci permette di dividere l'insieme per analizzare separatamente le
parti.
La nuova fisica evidenzia che è impossibile capire il funzionamento di
una parte senza considerarla integrata con le altre parti. La
funzionalità della parte dipende imprescindibilmente dalla funzionalità
dell'insieme. Questa considerazione si applica a tutti i sistemi, Uomo e
società compresi.
L'Uomo è un insieme di organi, di sentimenti e di pensieri in cui ogni elemento è collegato con gli altri.
La società è anch'essa un insieme di esseri e di strutture politiche,
culturali e religiose che si influenzano a vicenda. Non possiamo
guardare una parte e definire la sua natura senza dovere considerare
contemporaneamente come funzionano le altre parti e come tutte insieme
s’influenzano e si determinano a vicenda. L'esclusione di una qualsiasi
parte impedisce la comprensione del funzionamento dell'intero sistema e
nessuna parte, fino ad oggi, è veramente conosciuta.
Ancora una volta la fisica quantistica ci illumina su questa nuova concezione. Grichka Bogdanov, fisico russo, nel libro di Jean Guitton “Dio e la scienza” dice che:
“E' un fatto che sono sempre più numerosi i fisici che ritengono che
l'universo non sia altro che una specie di quadro informatico, una vasta
matrice di informazioni. La realtà dovrebbe allora apparire come una
rete di interconnessioni infinite, una riserva illimitata di piani e di
modelli possibili che si incrociano e si combinano seguendo leggi che ci
sono inaccessibili e che forse non capiremo mai.”
La mente Umana è troppo limitata nelle sue possibilità di percezione e di comprensione per riuscire a costruire dentro di sé una mappa completa della realtà fisica, energetica, psicologica e spirituale della propria natura. Troppi sono gli elementi da tenere in considerazione per farci un'idea della realtà. La fisica dei quanti sta dimostrando che la materia è soltanto la manifestazione di campi di energie e che questi ultimi sono portatori di informazioni. Più avanti Jean Guitton aggiunge:
“E' l'atto stesso dell'osservazione e la presa di coscienza che essa
comporta che non solo influenzano la realtà, ma la determinano!”
Nella vita si evidenziano solo le cose che stiamo cercando con
convinzione. Esistono un'infinità di piani di interpretazioni possibili
dei quali solo uno, nell'atto di considerarlo come l'unico possibile e
vero, darà la sua risposta totalmente convincente. Solo una delle
possibilità si attuerà, annichilendo di un colpo tutte le altre. Sono le
nostre aspettative, alimentate dai contenuti energetici (informazioni)
dell'inconscio, che fanno sì che un dato fatto si materializza
(manifesta) nel presente. Se le nostre aspettative si basano su un
numero limitato di conoscenze, la conclusione che otterremo rimarrà
sempre parziale.
La teoria della relatività di Einstein dimostra la relatività dello spazio e del tempo e la loro intima connessione. Non esiste un fluire universale del tempo, la sua valutazione dipende dalla nostra posizione spaziale e dalla velocità alla quale ci spostiamo in rapporto al fenomeno osservato. Le nostre esperienze esistono al di fuori del sistema Newtoniano perché dipendono dalla personale valutazione e questa stessa valutazione dipende dal proprio livello di comprensione e dal punto di osservazione. Un'altra importante conseguenza della teoria della relatività è il fatto che materia e energia sono intercambiabili. La massa non è altro che una forma di energia e la materia è energia rallentata e cristallizzata. Questo concetto dimostra la concezione psicosomatica della medicina e conferma nello stesso tempo l'ipotesi dei corpi energetici sottili della psicologia Spirituale, dove non si può scindere lo Spirito dalla materia, l'Anima dal corpo, senza considerare l'una immagine analogica dell'altra. Si fa chiaro come ispirazioni Spirituali, conoscenze intellettive e impulsi emotivi si possono cristallizzare nel corpo fisico e dare luogo a una specifica struttura (quando esprimono il nostro carattere primario), o a delle disfunzioni patologiche (quando non sono compatibili con ciò che dobbiamo sperimentare). Il paradosso della complementarietà evidenziato dalla fisica negli anni venti ha definitivamente cancellato il precedente invalicabile limite tra materia e energia, e il concetto che le cose debbono essere o bianche o nere, negative o positive..... Ogni volta che i fisici ponevano una domanda alla natura mediante un esperimento, la natura rispondeva con un paradosso. E più cercavano di chiarire la situazione, più il paradosso si rafforzava. Alla fine gli scienziati si resero conto che il paradosso è un aspetto intrinseco del mondo subatomico sul quale poggia tutta la nostra realtà fisica. Oggi, per la fisica, un fenomeno è sia energia sia materia a seconda del punto di osservazione, ma nulla ci può dire che sia realmente l'una o l'altra. La biologia ha recentemente dimostrato che non esistono maschi al cento per cento maschi né femmine totalmente tali. Fisiologicamente, e quindi anche psichicamente, ogni maschio possiede una percentuale di femminilità, ogni donna una di maschilità, e tutte le varianti, da un estremo all'altro, si trovano nella natura. Non siamo più costretti a fare delle scelte radicali perché la nozione di paradosso è entrata nella nostra vita quotidiana. L'incertezza di fronte alla necessità di fare delle scelte era una delle principali sorgenti di sofferenza. Oggi ci viene offerta la possibilità di considerare con temperanza le situazioni di vita e di fare delle scelte moderate che possiamo anche liberamente rimettere in discussione quando il nostro punto di vista è cambiato. E' vero che dobbiamo spesso prendere delle decisioni, ma ancora più spesso siamo solo noi a pensare di dover optare per un campo o per l'altro senza permetterci di "essere" e di "rimanere" nella propria via, anche se non è quella comune. Jean Guitton, nel libro già citato, ci parla dell'interezza integra con questi termini:
“La fisica dei quanti ci rivela che la natura è un insieme indivisibile
in cui tutto è connesso: la totalità dell'Universo sembra presente in
ogni luogo e in ogni tempo.... Quel che accade sul nostro minuscolo
pianeta è dettato da tutte le gerarchie della struttura dell'Universo.”
Le parti sono da considerare in stretta connessione fra loro e il loro
rapporto dinamico dipende in maniera irriducibile dallo stato
dell'intero sistema.
Siamo ritornati al concetto di interezza integra che nega l'antica idea che il mondo possa essere analizzato in parti che esistono separatamente e indipendentemente le une dalle altre. E' quindi diventata evidente la necessità di affrontare il concetto “Uomo” nella sua interezza e cioè contemporaneamente nei suoi aspetti fisici, psicologici e spirituali. Le leggi dell'Universo oggi sono le stesse di miliardi di anni fa. Le leggi dello Spirito sono da sempre le stesse. Non ci sono stati tempi privilegiati per compiere la nostra evoluzione come non ci sono nemmeno luoghi o situazioni sociali più favorevoli. L'ASSOLUTO è presente in ogni luogo e in ogni epoca. Ovunque e sempre ESSO ci dà il suo TOTALE e AMOREVOLE SOSTEGNO. Tocca a noi sapere prendere ciò che l'ASSOLUTO ci elargisce. La scienza di oggi sta dimostrando l'esistenza di interconnessioni istantanee. Di recente i fisici sono riusciti a accelerare dei fotoni (particelle di luce) a una velocità superiore a quella ritenuta fino a poco tempo fa limite, definita da Einstein, di trecentomila chilometri al secondo. Questa sperimentazione potrebbe portare alla scoperta del funzionamento di queste connessioni. La scienza ha anche dimostrato che esistono delle particelle che viaggiano indietro nel tempo. Forse potremo capire ora perché il Cristo ha detto che moriva per il riscatto dei peccati presenti e futuri. Ciò che facciamo oggi non influenza solo il futuro, ha degli effetti reali anche sul passato. Mi sono spesso lasciato portare dalla fantasia a pensare che la storia prendesse forma solo nel momento in cui gli storici la volevano raccontare. Come per le conoscenze scientifiche, l'Umanità ritiene vere le affermazioni degli storici fino a che non sia fatta una scoperta che vada a modificare le concezioni precedenti. La stessa cosa vale per la storia dell'evoluzione della vita sulla terra. Ogni nuova scoperta, ogni nuova datazione di un reperto, viene a modificare le nostre convinzioni e riscrivere la nostra genealogia. E' evidente che un giorno la scienza dimostrerà cose ancora nemmeno ipotizzabili. Ogni sperimentazione mette gli scienziati di fronte a nuovi traguardi. Antonino Zichichi, nel suo libro “Perché Io credo in Colui che ha fatto il mondo” precisa che:
“Non è vero che noi fisici sappiamo qual è il risultato di un
esperimento. Se ne fossimo certi non lo faremmo, in quanto sarebbe tempo
ed energie sprecati alla ricerca di cose scontate... Un esperimento
originale è aperto a tutte le risposte.”
Jean Guitton aggiungerebbe:
“Le cose che ci circondano si comportano come dei sistemi aperti che
scambiano continuamente materia, energia e, cosa più importante ancora,
informazioni con il loro ambiente.”
La scoperta delle interconnessioni istantanee si rivela di grandissima importanza a sostegno dell'efficacia della meditazione, della preghiera o di altri sistemi di armonizzazione. Al di là della nostra volontà, al di là delle nostre conoscenze scientifiche e terapeutiche, le nostre molecole, le nostre cellule, i nostri organi comunicano senza interruzione. Si stanno dimostrando ora scientificamente i vecchi concetti delle Filosofie Orientali che asseriscono che tutti gli esseri sono interconnessi e che la salvezza dell’uno non può che passare attraverso la salvezza di tutti. Tutto quello che facciamo per sanare il corpo o l'Anima di un'altra persona porta beneficio anche al nostro essere. Tutto ciò che facciamo per sanare il proprio corpo o la propria Anima dà beneficio all'intera Umanità. Interpretare le teorie scientifiche secondo criteri filosofici non è certo un compito facile. Più che interpretare stiamo cercando di evidenziare il rapporto analogico esistente fra questi diversi aspetti della manifestazione DIVINA. Abbiamo visto quant'è pericoloso analizzare separatamente i singoli aspetti di un sistema. Ma questo dobbiamo fare per aprire il nostro campo percettivo, per munirci di strumenti più adeguati per interpretare la vita. L'importante sarà, una volta presa coscienza delle nuove ipotesi riguardanti ogni singola parte, di permettere che si formi in noi la mappa pluridimensionale della Natura Umana. Questa mappa deve essere complessiva di tutti gli aspetti fisici, emotivi, mentali, intuitivi e spirituali dell'Uomo e del suo inserimento nella vita della società, della natura, della terra e del cosmo. La percezione di questa mappa sarà possibile solo a quelli che rinunciano alla logica razionale perché questo tipo di pensiero mette automaticamente l'accento sul dettaglio, distruggendo così la possibilità di percepire la globalità del fenomeno vita. Sarà invece necessario uno stato di estrema apertura, una percezione intuitiva capace di “sentire” contemporaneamente migliaia di sfaccettature senza essere attratti da nessuna in particolare.
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