venerdì 7 dicembre 2012

21 dicembre 2012... profezia MAYA: cosa c'è di vero? Il calendario di Xultun...


http://www.koimano.com/public/base/allegati/mayan_calendar.gif

I Maya sono un'antica civiltà vissuta in passato in America centrale, più primitiva di quella esistente all'epoca in Europa. Su di loro non si sanno molti dettagli in quanto i conquistadores hanno distrutto quasi tutto il materiale che li riguardava, anche per motivi pseudo-religiosi. Grazie alla mancanza di molte informazioni dettagliate su di loro ed al fascino delle rovine, si sono inventate molte storie riguardo la loro fine.
I Maya non scomparirono nel nulla o per motivi misteriosi, come molti affermano falsamente, ma la loro civiltà crollò come quelle delle altre civiltà antiche come quella Egizia, e la popolazione Maya continuò a vivere nelle stesse terre, tanto è vero che si scontrarono violentemente anche con i conquistadores e tanto è vero che tantissimi discendenti dei Maya popolano ancora l'America Centrale, e precisamente popolano vaste zone del Messico e del Guatemala.
Anche oggi i Maya sono suddivisi in diversi gruppi etnici tra cui Tzotzil, Tzeltal, Chol, Tojolab e altri. Il modo di vivere dei Maya d'oggi inoltre non differisce molto da quello dei loro antenati: conserva, infatti, molti dei costumi antichi, e nelle preghiere continua a nominare le divinità del passato insieme ai santi cattolici. Anche le attività economiche non sono cambiate: l'agricoltura rimane sempre la fonte di sostentamento principale.
La "Resistenza culturale dei Maya" è la conseguenza della colonizzazione politica, culturale ed economica a cui sono stati sottoposti; situazione che ha causato nei secoli un'infinità di rivolte, che se analizzate ci mostrano i Maya sotto un aspetto ben diverso da quello oleografico a cui ci ha abituati una certa storiografia.

Ed ora veniamo al piatto forte: i Maya ed il 2012.
Le leggende che circolano sul 2012 hanno una sola cosa concreta: praticamente uno degli innumerevoli calendari di popoli primitivi, uno  di vari calendari Maya, finiva nel 2012 e poi ricominciava. È bastato ciò a far nascere una serie di interminabili leggende sul 2012, molte scopiazzate da quelle catastrofiche per l'anno 2000. Si tratta di una cosa così stupida che generalmente gli studiosi ritengono che non vale neanche la pena di occuparsi di smentire le bufale sul 2012. D'altronde si parlava delle stesse cose del 2012 già per anni passati ma per date diverse...
Ma esponiamo brevemente la questione.


Intanto, cominciamo con il dire che i Maya avevano un concetto ciclico della storia. Questo vuol dire che i cicli si chiudevano e ricominciavano. Inoltre i cicli avevano una durata completamente diversa e variavano in base alle diverse rivoluzioni planetarie.
Per cui parlare di catastrofe finale o di giudizio universale per i Maya sarebbe assolutamente inutile, così come usare il termine "profezia". I Maya non prevedevano una fine del mondo, ma il concludersi di un ciclo. Gli archeologi (quelli seri, quelli che hanno studiato) spiegano che il calendario Maya è ciclico: quindi non farà altro che ripartire, esattamente come il nostro calendario non fa finire il mondo il 31 dicembre ma riprende (per pura convenzione) il primo gennaio. S
empre secondo gli archeologi, nei reperti Maya non vi è alcuna indicazione che i popoli mesoamericani pensassero che il 2012 avrebbe portato la fine del mondo o chissà quali catastrofi.
I Maya non pensavano affatto che al termine del calendario-ciclo il tempo sarebbe finito. A seconda delle fonti, meglio, delle tradizioni della singola comunità e della singola città-stato, si sarebbe ricominciato il ciclo, o, ancor più banalmente, si sarebbe proseguito oltre.
La data 21 dicembre 2012 è stata calcolata da noi occidentali e con una certa discordanza tra gli studiosi stessi che sono giunti anche a date molto differenti. In realtà il tempo per i Maya era calcolato in modo diverso. Per questo motivo tra gli studiosi seri c'è chi parla del 21, chi del 25, e chi cita altri giorni e sopratutto altri anni (ad es. gli anni 1734, 2013, 2532, 4946, ecc.).
I Maya, tra l'altro, non hanno mai parlato della data del 21 dicembre 2012, ma sempre e solo del giorno 0.0.0.0.0. la quale è la data di inizio del calendario Maya che si azzererà di nuovo dopo un determinato numero di anni. Ma quando è caduto, e ricadrà, il giorno 0.0.0.0.0? La risposta è incerta e questo è importante perché significa che non ha alcun senso pratico speculare sul fatto che si azzererà nel dicembre 2012.
Infatti, una vera corrispondenza tra il calendario Maya e il nostro è molto difficile da fare, anzi sembra quasi impossibile dato che gli studiosi di tutto il mondo continuano a dare date diverse. Basta andare sulla relativa pagina di Wikipedia, dove si legge che le correlazioni proposte tra il calendario Maya ed i nostro sono più di due dozzine. Per cui non ha senso darsi "una data di scadenza".
MA è l'intero discorso su questa data a non avere senso dato che altri calendari Maya oltrepassano di millenni quella data. Infatti, il calendario di Xultun, che è  il più antico calendario Maya mai ritrovato finora risalente a 1200 anni fa, si estende per oltre 7.000 anni, superando di gran lunga il 21 dicembre 2012....

È anche interessante come non ci sia neanche un pò di buon senso in questa bufala del 2012, a parte le cose inventate e gli interessi della New Age, non si capisce perché  mai per noi dovrebbe essere significativa la fine del ciclo Maya, sarebbe come dire che il nostro anno mille dovrebbe essere stato significativo per ebrei, islamici, indiani o... Maya!
Contrariamente a varie leggende che circolano in rete, non è vero che le profezie Maya si sono avverate (basta parlarne con persone esperte dei Maya e vi rideranno in faccia per questa bufala), anzi i Maya non facevano profezie ma previsioni astronomiche elementari.
Infatti, le profezie riscontrabili in realtà sono calcoli matematici basati sul transito dei pianeti e sulla ciclicità astronomica. In sostanza i Maya, come altri popoli dell'antichità, avevano capito le basi dell'astronomia e quindi, essendo gli eventi astronomici ciclici, potevano prevedere tranquillamente transito di pianeti o di comete o di eclissi solari, cosa tutt'altro che complicata: pertanto è ovvio che alcuni loro calcoli si siano rivelati esatti, l'astronomia è una scienza dimostrata e chi la utilizza giunge a risultati certi e precisi. Le previsioni Maya non erano previsioni del futuro, erano semplici calcoli astronomici basati sull'osservazione astronomica e sulla ciclicità degli eventi astronomici.
Le profezie attribuite ai Maya sono tutte grosso modo venute fuori da interpretazioni New Age e misticismi intorno al calendario Maya, non basate su studi archeologici o antropologici, come afferma anche Stuart, autore del libro The Order of Days: The Maya World and the Truth About 2012.

I Maya, come tanti popoli dell’antichità, erano incuriositi dal cielo. Avevano notato che la posizione delle stelle si ripeteva nel corso del tempo e avevano creato i loro calendari: ne avevano uno civile, uno religioso e uno per il conteggio nel lungo periodo. Quest’ultimo, che serviva a misurare il tempo lungo i secoli, misurava cicli di 1.872.000 giorni, cioè circa 5126 anni, la distanza che c’è tra l’11 agosto 3114 a.C. e il 21 dicembre 2012.
Quella data del 2012, da cui poi il calendario ricomincia, coincide, non a caso, con un solstizio d’inverno, che i Maya riuscivano a prevedere poiché con ogni probabilità conoscevano il fenomeno della precessione degli equinozi: il 21 dicembre 2012 di sicuro non finirà il mondo solo per via di un solstizio d’inverno.



 Il calendario Maya.

 Nel suo libro "La Milpa e l'origine del calendario Maya", Paulino Romero Conde emette la teoria che lo Tzolkin, il calendario iniziale dei Maya, è collegato alla milpa, un sistema usato dai Maya per coltivare il granoturco. Il motivo principale per questo è l'importanza che ebbe la sua coltura visto che è stato l'unico cereale che fossero in grado di addomesticare.
"Le attività principali per la coltivazione del granoturco: taglio degli alberi, bruciarli, piantare il cereale, togliere l'erbaccia mentre cresce, piegare la pianta quando è matura e lasciarla asciugare sul campo, poi raccoglierlo e dopo alcuni anni spostare la coltivazione verso una nuova postazione. Questa pratica di tagliare e bruciare è stata denominata "milpa", parola azteca per "campo da granoturco". Questa attività è ancora oggi molto importante per la popolazione Maya che continua ad effettuarla nello stesso modo dei loro antenati.
Man mano che la popolazione maya aumentò e l'esigenza di migliorare i raccolti, obbligò a selezionare diverse varietà e coordinare con attenzione le date di coltura con il ciclo delle piogge.
Il conteggio del tempo usato per la coltura del granoturco dovette essere basato sulla numerazione iniziale maya che consisteva del numero delle dita sulle mani e piedi, 20, un kal. L'osservazione che 13 kal (260 giorni) erano necessari per scegliere la locazione per la milpa fino bruciare la fetta di foresta e uguale numero di kal per la piantatura, la crescita e la raccolta fino ad immagazzinare il granoturco, ha data origine al primo calendario maya.
Lo Tzolkin, nome maya derivato dalla parola tzol che significa "mettere in ordine" e kin che significa "giorno", era una cerimonia in cui i sacerdoti assegnavano l'ordine dei giorni per realizzare le attività del milpa e le cerimonie relative alle sue differenti fasi. Un primo ciclo Tzolkin era collegato con la preparazione della terra e un secondo ciclo Tzolkin era collegato direttamente con la crescita e la raccolta del granoturco.
Dal punto di vista religioso questo periodo di tempo 13 kal diede in primo luogo alla deificazione del numero 13 ed in secondo luogo alla creazione di un periodo di 13 giorni denominato Oxlahunkin che allora si trasformò nella base del calendario Tzolkin e un ciclo di milpa di 260 giorni finì per essere 20 periodi di 13 giorni.
Più avanti i maya si ressero conto del tempo necessario in cui il sole faceva un ciclo completo e la sua lunghezza fu stabilita in 28 periodi di 13 giorni fino arrivare a 364 giorni, totale che non era esattamente un ciclo. Non sappiamo come ci sono arrivati ma finalmente sembra che divisero l'anno di 360 giorni chiamato Tun, in 18 mesi di 20 giorni, chiamati Uinal, ognuno con un nome diverso e i giorni furono numerati dallo 0 al 19. Quindi un period di cinque giorni, chiamato uayeb, fue aggiunto all'anno Tun dando nascita al calendario Haab. In questo calendario il uayeb fue messo appena prima l'inizio dell'anno astronomico. Il Tzolkin ed il Haab sono stati allora coordinati e questo diede origine al calendario circolare."
I calendari maya
Il Calendario CircolareIl calendario Maya che troviamo sui codici sopravissuti alla conquista spagnola e al rogo di documenti a mano del vescovo Diego de Landa, a Mani, Yucatan, Messico, sono usati oggi per confermare i calcoli scritti in quei codici e per calcolare le date delle stele e architravi maya. Questo calendario è denominato l'iniziale calendario di serie o il calendario del Conto Lungo e include i seguenti tre diversi calendari perfettamente coordinati tra di loro.
a). - Un calendario astronomico che inizia nella data in cui il sole passa perpendicolarmente sullo zenith, un giorno fra il 24 - 26 luglio. Il suo calcolo è di 365,2420 giorni ed è stato usato per fissare la posizione dei solstizi, degli equinozi, dei giri sinodici dei pianeti nel nostro sistema solare, dei nodi degli eclissi e di altri fenomeni celesti. Questo calendario deve essere la base di riferimento usata dagli astronomi Maya (sacerdoti) per i loro calcoli astronomici che venivano effettuati con un minimo di 4 decimali. Esempi di questi possono essere trovati sui codici.
b). - Il calendario civile o Haab di 365 giorni riferito spesso come l'anno vago. Si compone di 18 mesi di 20 giorni e di un mese da 5 giorni denominato uayeb . La differenza di un quarto di un giorno rispetto al calendario astronomico rende necessario una correzione periodica tramite metodi previsti dai Maya. All'interno di questo calendario scorre l'anno Tun, lungo 360 giorni, usato per i calcoli calendaristici.
c).-Lo Tzolkin, nome Maya che significa "la distribuzione dei giorni", era una cerimonia effettuata sul nuovo anno astronomico. In questa cerimonia l'astronomo-sacerdote indicava i giorni in cui il lavoro agricolo e le cerimonie religiose dovevano avvenire all'interno di un ciclo di 260 giorni. Lo Tzolkin è inoltre il nome usato per indicare il calendario più importante dei Maya che inoltre è stato nominato calendario sacro o Circolo Sacro. è una combinazione di un ciclo di 13 giorni con un ciclo di 20 periodi (kin). Durante ogni anno Haab di 365 giorni scorre sempre uno Tzolkin di 260 giorni.
I Maya descrivono solitamente una data specificando la relativa posizione sia nel Tzolkin che nell' Haab, l'allineamento del Circolo Sacro e l'anno vago genera il ciclo congiunto denominato il Calendario Circolare. Il diagramma spiega graficamente come i calendari Tzolkin ed Haab si coordinano. La rotella più piccola con 260 denti (sinistra) ha su ognuno il nome dei 260 giorni dell'anno Tzolkin e la rotella più grande con 365 denti (destra) ha in ogni interstizio il nome di ciascuna delle posizioni dell'anno Haab. Poiché l'anno Haab inizia sempre su una data 0 Popo e l'anno Tzolkin inizia solamente su un giorno chiamato Ik, Manik, Eb o Caban, quando 2 Ik è in congunzione con 0 Pop, la rotella A gira in senso orario e la rotella B gira in senso antiorario, si vede il nome del giorno Tzolkin che corrisponde ad ogni posizione Haab.
I componenti
  1. I kin
    L'anno dei Maya ha un'unità base denominata Kin, parola che significa giorno, sole, ecc. Il calendario Tzolkin ha un ciclo di 20 nomi di giorni combinato con un ciclo di 13 numeri di giorno. Ciascuno di questi 20 nomi viene rappresentato da un glifo e sono: Imix, Ik, Akbal, Kan, Chicchan, Cimi, Manik, Lamat, Muluc, Oc, Chuen, Eb, Ben, Ix, Men, Cib, Caban, Etznab, Cauac e Ahau (Vedere grafico superiore).
  2. Gli Uinal
    i mesi (gli Uinal)L'anno Maya è diviso in 19 mesi, denominati Uinal, ciascuno ha un nome e un glifo (Vedi grafico sotto). Di questi mesi, i primi diciotto hanno venti giorni e l'ultimo, denominato Uayeb, ha solo 5 giorni. I giorni dentro un mese sono numerati dallo 0 a il 19 con l'eccezione di Uayeb i cui giorni sono numerati dallo 0 al 4.
  3. I numeri
    Per scrivere le date i Maya utilizzarono entrambi, il glifo corrispondente al differente periodo di tempo e il numero, di ciascuno di loro. I Maya svilupparono un sistema matematico unico che usa punti e barre ogni cinque unità. I numeri possono essere scritti verticale oppure orizzontalmente. Loro scoprirono e usarono lo zero così come un sistema vigesimale di puntazione similare al sistema decimale oggi utilizzato. Vedere grafico per i simboli ei loro equivalenti arabici.

    i numeri MayaVisto che il sistema numerico Maya è basato su 20 unità, quando un numero superiore a 19 deve essere scritto, si usa un sistema che si sviluppa verso l'alto. Così per scrivere 20, disponevano uno zero nella posizione inferiore con un puntino in cima ad esso. Il puntino in questo posto significa un'unità del secondo ordine che vale 20. Per scrivere 21, lo zero cambia ad un puntino e per i numeri successivi il conteggio originale di 19 seguirà nella prima posizione. Una volta raggiungono di nuovo 19, altre unità vengono aggiunte alla seconda posizione. Questa unità per i calcoli matematici normale vale 400 (20 x 20) ma per i calcoli calendaristici la terza unità diventa 360 anziché 400, dopodiché il resto delle posizioni si sviluppa moltiplicando per 20 quelle precedenti.
Abbiamo accennato precedentemente che i Maya hanno fissato una data per iniziare i loro calcoli calendaristici. Questa data è 4 Ahau 8 Kumku che nel calendario gregoriano oggi utilizzato corrisponde al 13 agosto 3114 avanti Cristo.
Articolo estratto e tradotto dal sito mayacalendar.com



 Il calendario di Xultun.


Il team di archeologi di archeologi dell'Università di Boston ha portato alla luce il più antico calendario Maya mai ritrovato finora, che risale a 1200 anni fa. La scoperta «anticipa» di quattro secoli gli almanacchi ritenuti le principali fonti della previsione su un'annunciata e prossima fine del mondo e conferma le teorie di una parte degli esperti, secondo i quali anche se il calendario dei Maya si fosse concluso col 2012, l'antico popolo centroamericano avrebbe ricominciato il conteggio dei giorni in un nuovo almanacco. «È come riavviare il contachilomentri dell'automobile», ha spiegato l'archeologo Anthony Aveni dell'Università Colgate di New York.
L'antico calendario è stato rinvenuto a Xultun, in Guatemala. Il team bostoniano che fa capo al professor William Saturno ha scoperto dentro un antico edificio Maya alcune scritte murali che riportano riferimenti temporali calcolati con l'osservazione delle fasi lunari e dei movimenti di Marte, Venere e Mercurio grazie alle quali è possibile conteggiare migliaia di anni sia nel passato che nel futuro. Il calendario di Xultun si estende per oltre 7.000 anni, superando di gran lunga il 21 dicembre 2012, la data della presunta fine del mondo.
Nella stanza ci sono dipinti che risalgono al nono secondo dopo Cristo (più antichi dei codici conosciuti scritti tra il 1300 e il 1521). Le immagini raffigurano figure umane e cicli lunari e planetari, con i calcoli dei cicli astronomici Maya: il calendario cerimoniale (Tzolkin) di 260 giorni; il calendario solare o Haab di 365 giorni; il ciclo di 584 giorni del pianeta Venere e il ciclo di 780 giorni di Marte. Gran parte della sala è stata danneggiata dai saccheggiatori che nei decenni o forse secoli scorsi hanno frequentato quei luoghi magici per cercare pezzi da rivendere sul mercato nero dell'archeologia, tuttavia numerose figure umane e le annotazioni numeriche dei cicli astronomici si sono conservati molto bene.
«Per la prima volta - osserva Saturno - si arriva a vedere quelle che potrebbero essere le annotazioni tenute da uno scriba, il cui compito era quello di essere il custode dei "documenti" di una comunità Maya». Gli archeologi sottolineano che fra gli obiettivi dei custodi del calendario Maya, doveva esserci la ricerca dell'armonia tra gli eventi del cielo e i rituali sacri e che anche i dipinti scoperti a Xultun potrebbero essere stati realizzati per scopi analoghi.
Ma per tornare a ciò che più preme ai superstiziosi di tutto il pianeta, in nessuno dei reperti ritrovati della stanza picta vi è alcun segno nei calendari Maya che il mondo finisca nel 2012. Ci sono invece indicazioni dalle quali si evince che termina uno dei cicli del calendario.
Per completare gli scavi, ha spiegato Saturno, «sono necessari almeno altri vent'anni, e sono certo che fino ad allora il mondo esisterà ancora». «I simboli scritti dai Maya - conclude l'archeologo di Boston - riflettono una certa visione del mondo. I Maya predissero che il mondo sarebbe continuato, ossia che 7.000 anni da oggi, le cose sarebbero andate esattamente come ora».
I risultati delle ultime scoperte archeologiche sono state pubblicate nel numero di giugno delle riviste «National Geographic» e «Science».

          

Per approfondimenti vedere:
* "IL CALENDARIO MAYA: UN'EQUAZIONE MATEMATICA!!!" ... dicembre 2012.
IL CALENDARIO MAYA: UN'EQUAZIONE MATEMATICA!!!



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