sabato 8 dicembre 2012

Il caffè contro il CANCRO!!!

Una tazza di caffè alla mattina può fare ben di più che dare la sveglia: secondo alcuni ricercatori tedeschi, la bevanda conterrebbe un composto attivo, chiamato metilpiridinio, in grado di prevenire il tumore; il potente composto antiossidante si è rivelato capace di incrementare l'attività di enzimi di fase II che si ritiene proteggano contro alcuni tipi di cancro. Lo studio è stato pubblicato sul numero del 5 novembre della rivista "Journal of Agricultural and Food Chemistry". Da molto tempo gli scienziati sospettavano che il caffè offrisse qualche tipo di protezione contro il cancro.
Il caffè espresso contiene una quantità di composto anticancro circa due o tre volte maggiore rispetto a un caffè normale. Il metilpiridinio si trova quasi esclusivamente nel caffè e nei prodotti derivati. Non è presente però nei grani della pianta: si forma durante il processo di torrefazione a partire dal suo precursore chimico, la trigonellina. Il composto antitumorale si trova anche nel caffè decaffeinato e persino nel caffè istantaneo. 



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Un nuovo studio suggerisce che le donne e gli uomini che bevono 4-6 tazze di caffè al giorno hanno meno probabilità di sviluppare un cancro al seno o alla prostata. Questa nuova ricerca è stata condotta su circa 117.000 volontari che consumavano abitualmente caffè normale o decaffeinato. A prescindere dal tipo di caffè assunto, queste persone presentavano un rischio inferiore di essere colpiti da questi tumori. Mentre il consumo di questa bevanda è stato spesso limitato per evitare un aumento delle pressione sanguigna, successivi studi hanno messo in luce le sue proprietà benefiche: bere caffè regolarmente riduce il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, cancro al colon e morbo di Parkinson.
Importanti risultati sono stati ottenuti monitorando circa 67.000 donne per più di 20 anni. Coloro che bevevano quattro o più tazze di caffè al giorno avevano un rischio di cancro endometriale ridotto del 25% rispetto alle donne che bevevano meno di una tazza al giorno. Inoltre, effetti simili sono stati riscontrati in coloro che assumevano caffè decaffeinato, ma non nei bevitori di tè. Lo stesso studio è stato condotto su circa 50.000 uomini, monitorati per 20 anni.
Chi beveva 6 o più tazze di caffè al giorno presentava una riduzione del rischio di cancro alla prostata del 18% e del rischio di svilupparne una forma potenzialmente mortale del 60%. Tutto ciò dimostra che il caffè può avere un effetto benefico sui livelli di insulina. Altri studi condotti in precedenza avevano già individuato un legame tra i livelli di insulina, la crescita tumorale ed il consumo di caffè: quest’ultimo può contribuire a limitare lo sviluppo di questa terribile malattia.

Tuttavia, i ricercatori avvertono i bevitori di caffè che l’aggiunta eccessiva di zucchero e di creme determina un eccesso di calorie che annulla i benefici prodotti da questa bevanda.



CONTRO IL CANCRO INTESTINALE
Una protezione dal rischio di tumore al colon.


Colon_11290.jpg Caffè e tè sono fonti ricche di potenziali composti chemio preventivi. Approvvigionarsi della giusta dose di caffeina potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il cancro del colon-retto.
Uno studio, effettuato presso il National Cancer Institute di Bethesda nel Maryland su 489.706 tra uomini e donne che si sono sottoposti a visite per dieci anni ed hanno risposto a domande su dieta e stile di vita, dimostra che 4 tazze di caffè al giorno possono portare ad una riduzione del rischio di circa il 15%.
I controlli hanno confrontato l'incidenza di cancro tra i bevitori di caffè e i non-bevitori evidenziando che l'effetto protettivo diviene evidente dalle 6 tazzine al giorno in su con una diminuzione del 40%.

Il caffè è risultato inversamente associato con il cancro del colon, in particolare con i tumori prossimali.
I risultati sono importanti, ma il responsabile della ricerca della ricerca sottolinea la necessità di procedere con cautela soprattutto non esagerando con la quantità in particolare nelle donne in gravidanza.




CONTRO IL CANCRO AL SENO


Secondo una ricerca del Karolinska Instituten di Stoccolma che sarà pubblicata da “Cancer Prevention Research” il caffè aiuterebbe le donne non più giovani a proteggersi dal tumore al seno.
Gli effetti comunque non sono uniformi e definiti con precisione, tanto che anche il tipo di miscela e il metodo con cui la bevanda viene preparata potrebbero avere una certa importanza.
La ricerca è basata sull’osservazione di cinquemila donne con più di cinquant’anni. I soggetti sono stati monitorati soprattutto per quanto riguarda le abitudini alimentari.
Lo studio sul campione ha evidenziato come l’incidenza del tumore al seno sia inferiore nelle donne che consumano caffè e sarebbe ridotto addirittura del 20% nei soggetti che consumano cinque tazze di caffè al giorno.
Per rendere più attendibile lo studio gli esperti hanno mondato i dati dai fattori di disturbo cioè quelli che influenzano fortemente l’incidenza del tumore: stile di vita, peso, caratteristiche socioeconomiche, familiarità per il tumore.
Così si è giunti alla conclusione che il caffè offre uno scudo solo nel caso del tumore negativo al recettore per gli estrogeni, cioè un tipo di tumore che non risponde al trattamento per ridurre la produzione di estrogeni, chiamato anche Er-negativo.
Gli scienziati sono cauti circa i risultati di questa ricerca, soprattutto perché il dibattito sulle qualità benefiche del caffè continua da diverso tempo.



CONTRO IL TUMORE DEL CAVO ORALE     

Recentemente è emerso da uno studio, effettuato presso l’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, che il caffè aiuta a prevenire il tumore del cavo orale e della faringe.
Molti problemi di salute, come il tumore, possono svilupparsi a causa di una scorretta igiene orale e che quindi è importante lavarsi bene i denti per proteggere il cuore da malattie invalidanti gravi.
E’ importante quindi avere come alleato il dentista per combattere l’ictus e prevenire le malattie cardiovascolari.

Finora, i dati riguardanti gli effetti del caffè sui tumori del cavo orale e della faringe sono stati discordanti. Tuttavia, i risultati di un recente studio forniscono ulteriori evidenze a supporto dell’ipotesi che il caffè svolga un ruolo protettivo nei confronti del cancro e in particolare dei tumori della testa e del collo.
I risultati completi dello studio sono stati pubblicati dalla dott.ssa Carlotta Galeone dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” e dell’Università di Milano e colleghi su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, rivista dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (American Association for Cancer Research - AACR).
Sulla base di un'analisi combinata di nove studi considerati dal Consorzio “International Head and Neck Cancer Epidemiology” (INHANCE), i soggetti che consumavano 4 o più tazze di caffè al giorno avevano un rischio di 
rischio di tumore del cavo orale e della faringe inferiore del 39% rispetto ai non bevitori di caffè.
Le informazioni sul caffè decaffeinato erano insufficienti per un’analisi dettagliata, dato il basso consumo; tuttavia i risultati indicavano un’assenza di rischio.
L’assunzione di tè non risultava associata al rischio di tumori della testa e del collo.
“Il caffè è la bevanda più consumata in Italia, seconda nel mondo solo al tè e il tumore del cavo orale e faringe è frequente in Italia e ha una prognosi spesso sfavorevole. Pertanto, i nostri risultati hanno importanti ricadute sulla salute pubblica”, ha affermato la dott.ssa Alessandra Tavani, ricercatrice presso il Mario Negri.
“I nostri risultati sono importanti poiché analizzare insieme più studi permette di raggiungere una elevata numerosità del campione con conseguente maggiore forza statistica. Ciò ha permesso di evidenziare associazioni tra tumore e caffè, che i singoli studi non erano in grado di mostrare”, ha aggiunto Alessandra Tavani.
“Il fatto che questa associazione sia stata rilevata in caso di tumore del cavo orale e della faringe, e non della laringe, fornisce un’iniziale evidenza di una possibile specificità dell’effetto, anche se ancora non ne conosciamo i meccanismi biologici” ha affermato Carlotta Galeone. “È possibile che lesioni precancerose del cavo orale portino a una diminuzione del consumo di caffè. Occorre quindi essere cauti nell’interpretare questi risultati”, osserva Carlo La Vecchia dell’Istituto Mario Negri e dell’Università di Milano




PER PREVENIRE IL DIABETE

E’ stato dimostrato anche che il consumo di caffeina aiuti a prevenire e combattere il diabete, poichè l’azione dei composti fenolici presenti nel caffè è in grado di inibire gli enzimi che si sviluppano nella digestione dei carboidrati.


caffè 

La classica tazzina di caffè che la maggior parte degli italiani è solita bere dopo i pasti potrebbe alla lunga ridurre il rischio di diabete. E’ questa la conclusione a cui è arrivato L’Inran, l’Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione, che nei giorni corsi ha diffuso una nota mediante la quale sono stati resi noti i risultati di una recente ricerca, che ha individuato una possibile azione del caffè nella prevenzione del diabete, individuando così un nuovo metodo preventivo che si va ad aggiungere a quello delle verdure a foglia verde e dell’allattamento al seno).


Secondo i ricercatori coinvolti nello studio, in particolare, l’azione dei composti fenolici presenti nel caffè è in grado di inibire gli enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati, svolgendo così un’azione molto simile a quella dei alcuni farmaci antidiabetogeni.
Tra le sostanze in grado di inibire gli enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati figurano l’acido clorogenico, l’acido ferulico e l’acido caffeico mentre a tal fine non avrebbe alcuna rilevanza la caffeina.
Secondo Marco Comaschi, direttore del dipartimento di Emergenza e accettazione dell’azienda ospedaliera Università San Martino di Genova, i risultati di questa ricerca non vanno affatto sottovalutati visto e considerato che in Italia sono oltre 3 milioni le persone affette da diabete, con una percentuale che negli ultimi anni è salita drasticamente.
Per lo stesso motivo Amleto D’Amicis, vicepresidente della Società italiana di nutrizione umana, ha invitato tutti a seguire uno stile di vita salutare, un’alimentazione corretta e attività fisica regolare per combattere e prevenire il diabete di tipo 2, indicazioni a cui da oggi possiamo aggiungere anche l’abitudine a bere il caffè dopo pranzo.





Per approfondimenti vedere:

* "la Chemioterapia peggiora il Cancro!!!" ... novembre 2012.
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* "Alimentazione e salute. Le cause del cancro. Le menzogne sul calcio." ... novembre 2012.
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* "LA RICETTA PER AMMALARSI DI   CANCRO: FORNO A MICROONDE!!!!" ... novembre 2012. 
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* "La cellula staminale immortale che non genera i tumori!!!" ... novembre 2012.  
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* "Combattere l'acidità per sconfiggere il tumore: il bicarbonato di sodio!!!" ... novembre 2012.
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* "Il fluoro abbassa il QI ed incrementa la crescita tumorale!!!" ... dicembre 2012. 
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* "Lotta al CANCRO: la fibra alimentare!!!!" ... dicembre 2012. 
Lotta al CANCRO: la fibra alimentare!!!!










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3 commenti:

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  2. Di contro il caffè è altamente acidificazione per cui secondo me i benefici non superano l'effetto acido di tale bevanda. Scrivi bene comunque.Ti invito a visitare il mio blog di finanza e guadagno online e non.

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