Un'utile premessa
L'universo
manifesto è basato su polarità opposte, sulla dualità. Se c'è il bene
c'è anche il male, se c'è la luce c'è anche l'oscurità, se c'è la
nascita c'è anche la morte, e via dicendo. Non esiste un elemento che
non abbia il suo antagonista. Parimenti, l'universo porta sempre con se
la soluzione per neutralizzare eventuali squilibri. Possiamo affermare
che l'economia dell'universo sia pari a zero per effetto di queste
polarità contrastanti.
Il contrasto presuppone
una parte manifesta e una immanifesta reciprocamete contrapposte. Se il
"male" è la parte manifesta (attaccamento alla forma e aumento
dell'ego), il "bene" non manifesto (riduzione dell'ego, del desiderio e
di ciò che è formale) affiorerà naturalmente con impeto proporzionale
allo squilibrio. L'elemento positivo è indispensabile quanto quello
negativo per garantire l'armonia, tutti e due appartengono alla stessa
totalità. Lo yin e lo yang per dirla secondo la tradizione orientale.
L'organismo possiede in se stesso tutti gli elementi adatti a compensare
gli squilibri che in esso si verificano, dagli anticorpi, agli ormoni,
alle sostanze psicotrope. Così anche la creazione della ghiandola
pineale è una conseguenza di questo spirito.
Nel
misticismo il concetto di Dio è diverso da quello sostenuto dalle
religioni occidentali. Per il mistico Dio è uno stato di coscienza, per
il religioso è un'entità esterna con degli attributi. Nel primo caso
l'uomo che ne fa esperienza può identificarsi con Dio, nel secondo non
lo raggiungerà né conoscerà mai, in compenso, però, imparerà a sentirsi
una vittima, un indegno. Il misticismo, in tutte le sue espressioni,
afferma che Dio alloggia nel sé interiore di ogni uomo ed è possibile
realizzarlo riconoscendolo con il giusto atteggiamento mentale, ovvero
distaccandosi dai condizionamenti prodotti dall'ego ipertrofico. Ora, se
Dio è uno status, una consapevolezza, cosa che può offuscarsi, va da se
che uno "strumento" in grado di elevare lo stato di coscienza può
essere utile per ristabilire la situazione primordiale. Ci sono buone
ragioni per credere che questo strumento sia la ghiandola pineale. La
scoperta degli ormoni pineali e l'analisi approfondita del lobo
temporale del cervello documentano l'origine divina dell'uomo e la
possibilità di tornare ad essere ciò che è sempre stato (ma che ha
dimenticato di essere).
Non mi dilungherò in
digressioni scientifiche o storico-religiose ma mi occuperò soprattutto
degli aspetti meno noti e dei miti sopravvissuti al tempo "riscoperti"
di recente dalla scienza ufficiale e non. Infine, delle pratiche
conosciute con cui può essere evitata la progressiva atrofia della
ghiandola fino alla ripresa della piena attività, se non addiruttura
oltre.
Caratteri generali
Possiamo
considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il "congegno" più
sofisticato che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola
endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un
chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché
influenzata dalla luce. Cartesio la definì la "sede dell'anima" nel XVII
secolo e da allora gli studi proseguirono nella convinzione che fosse
implicata negli equilibri della psiche. Situata al centro del nostro
cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è
conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene una moltitudine di
funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e dell'orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale). Infatti l'ormone che secerne primariamente è
la melatonina, sostanza nota perchè associata appunto alla qualità del
sonno e, in buona misura, anche al processo di invecchiamento. Della
melatonina e dei suoi effetti parlerò specificamente più avanti.
In genere la produzione ormonale è massima, sia pur ridotta
rispetto al suo potenziale, nei primi anni di vita per poi scemare
gradualmente dopo i 12 anni fino a dimezzarsi verso i 45, limitandosi
quasi esclusivamente alle funzioni sopra menzionate. Dopo il settimo
anno di età vi si depositano spesso dei minerali (calcificazione) che la
rendono visibile ai raggi X. Riceve informazioni sul mondo esterno
dagli occhi, percependo luminosità e oscurità grazie agli impulsi
trasmessi dalla retina ed elaborati dall'ipotalamo. Viene chiamata anche
il "terzo occhio" poichè, secondo antiche credenze, una volta attivata
diviene l'interfaccia con la nostra coscienza conferendo la "vista
interiore", cioè il dono di ripercorrere le precedenti esistenze e
riepilogare il rapporto karmico che conduce alla reincarnazione, oltre
alla capacità di identificarsi con il Principio vitale cosmico e di
accedere ad una moltitudine di poteri psichici.
Per
il suo fascino è da sempre oggetto di studi ma, anche per la sua
complessità, le informazioni messe a disposizione dalla scienza
ufficiale, trattano ancora superficialmente questo organo straordinario i
cui poteri, nei millenni passati, venivano sapientemente utilizzati
dalle civiltà più avanzate. Benefici oggi perduti assieme alla
conoscenza di quei popoli. Tuttavia sono stati rinvenuti numerosi
manufatti che narrano dei poteri del terzo occhio in tutte le culture
antiche conosciute come, ad esempio, nella cultura egizia, nel buddismo e
anche nel cristianesimo, dove esistono citazioni di filosofi e nei
vangeli (apocrifi e non) sullo stato di illuminazione derivante dalla
sua apertura. Non tutte le religioni e le filosofie hanno saputo
cogliere il vero simbolismo legato alla ghiandola pineale e ispirarsi a
questa antica conoscenza, così come la medicina ortodossa non si è mai
preoccupata troppo di effettuare ricerche approfondite. Anticamente si
credeva che queste speciali facoltà fossero riservate esclusivamente ad
esseri superiori, illuminati, in contatto con Dio. Ma non è così.
Non solo melatonina
La
melatonina è un trasduttore neurochimico e fu scoperta e isolata nel
1956 da Aaron Lerner. La sintesi della melatonina avviene nella
ghiandola pineale, funzionalmente alla quantità di luce rilevata (anche
in caso di cecità) attraverso gli occhi, partendo da una sostanza che
introduciamo con l'alimentazione: il triptofano. Grazie a enzimi
specifici, questo viene convertito prima in serotonina poi in
melatonina. La produzione di melatonina viene influenzata da un
neurotrasmettitore, la noradrenalina, normalmente presente nel corpo in
condizioni di luce e stress. Il noto effetto sedativo non è l'unico da
prendere in considerazione, infatti, la melatonina, regola la produzione
di altri ormoni, l'attività cellulare e la termoregolazione, stimola la
produzione di anticorpi, combatte gli eccessi di colesterolo dannoso ed
è un potente antiossidante.
Oggi si trova
facilmente in commercio sottoforma di integratore (con effetti
collaterali praticamente assenti) indicato soprattutto per contrastare
l'invecchiamento oltre che a normalizzare gli effetti del jet lag.
Ma i prodigi della melatonina non si fermano qui. Oltre ad essere
impiegata nelle terapie di alcuni tumori, recenti studi scientifici
sembrano dimostrare che determinate concentrazioni di questo ormone
possono portare nel tempo ad uno stato di coscienza più elevato. Gli
studi non sono ancora conclusi e potrebbe emergere molto altro ancora in
futuro. Si può dire che, per il marketing e la medicina ufficiale, la
melatonina sia l'ormone della giovinezza e del buon sonno, mentre, per
il ricercatore spirituale, quello della consapevolezza.
Ovviamente
è sempre stata vista come un ostacolo dalle aziende farmaceutiche
produttrici di psicofarmaci che, trovandosi di fronte ad una sostanza
priva di effetti
nocivi e impossibile da brevettare perchè di origine naturale, hanno
assistito, negli ultimi tempi, ad un notevole calo delle vendite. Per
salvaguardare i propri interessi economici e mantenere il dominio su
un'insieme di "automi malaticci", non hanno quindi esitato a promuovere
l'applicazione del Codex Alimentarius,
uno strumento coercitivo che, tra le altre cose, mette progressivamente fuori
legge gli odiati integratori.
Esistono altre sostanze prodotte della ghiandola pineale a cui si attribuiscono proprietà illuminanti. Il DMT (dimetiltriptammina) e la pinolina
(o pinealina), sono tra questi i più potenti. Il DMT è una sostanza
psicotropa esistente in natura che si può estrarre da diverse piante e
gli effetti psichedelici di chi lo sperimenta hanno breve durata ma
intensità elevata. Questo neurormone permette il distacco dall'ego,
l'espansione della coscienza e l'interazione con altre dimensioni. Studi
condotti negli anni '50 sullo sciamanesimo rivelano che nel corpo di
presunti mistici sono state osservate concentrazioni pressochè costanti
di questo neurotrasmettitore mentre nelle persone comuni il suo rilascio
è occasionale ed esclusivamente notturno. Attualmente è un composto
classificato nella categoria 1 negli Stati Uniti. Questa è la
classificazione riservata alle sostanze prive di applicazioni mediche
note, alla quale è scampata anche la cocaina. Il DMT è stato inserito in
questa categoria senza che venisse presentata alcuna prova scientifica
pro o contro il suo utilizzo.
La pinolina è un
ormone prodotto dalla trasformazione della melatonina, concorre
all'induzione della fase REM del sonno, al processo che da luogo ai
sogni lucidi e alle esperienze extracorporee. In sostanza, libera
l'accesso alla coscienza mentre sognamo superando i filtri della mente.
La nostra necessità di "ricaricarci" in dimensioni più elevate durante
il sonno profondo è quindi gestita da specifici ormoni pineali. È dunque
possibile giungere a questo stato in modo autonomo e cosciente per
interagire non-localmente con la materia e la percezione di altri
individui (si ricorda l'esperimento di Aspect del 1982)?
L'utilizzo
di droghe, reperite casualmente in natura, che favoriscono
un'iperattività pinealinica, ha da sempre interessato l'uomo e
influenzato tutte le religioni, non solo per la mera necessità di
evasione, ma soprattutto per l'alterazione di coscienza che procuravano,
una sorta di scorciatoia per congiungersi con il piano divino
onnisciente e trarne vigore e saggezza. Gli antichi testi vedici, a cui
si ispira il buddismo, sono stati scritti da saggi che utilizzavano il soma (parente della ayahuasca e ricco di DMT) per mantenere il contatto con la spiritualità e i propri poteri.
Scienza e potere
Va
compreso che la scienza, intesa come istituzione che ha il compito di
capire, dimostrare e applicare le scoperte, non ha sempre scopi
filantropici anche perchè molto del vero sapere scientifico è nelle mani
di "persone" prive di scrupoli. Molti progetti sono stati condotti in
segreto da scienziati al soldo dei controllori del pianeta: corporations
industriali, lobbies e società segrete che costituiscono un Elite
tentacolare che opera con il solo fine di esercitare e incrementare il
proprio potere sul genere umano e sulla natura. In un simile scenario,
gestito a monte da una potente sinarchia che si è impadronita di tutti i
settori strategici, è difficile capire quale sia il reale livello scientifico
raggiunto e cosa, fino ad ora, ci sia stato concesso utilizzare. La
CIA, in quanto apparato paragovernativo (e paramilitare), è da sempre
coinvolta nel progetto finalizzato al "controllo mentale" e in
quest'ambito ha sviluppato già diverse tecnologie, ne è un esempio il
famigerato MK Ultra impiegato durante la guarra fredda. Lo studio della mente e delle potenzialità extrasensoriali umane sono oggetto di numerose
sperimentazioni fin dai primi anni '40, esperimenti da cui derivano
anche le Psy-ops (operazioni psicologiche) tanto care agli strateghi
militari e ormai abbondantemente applicate dai governi per influenzare
l'opinione pubblica.
Con l’intenzione di
investigare il potenziale militare di fenomeni psichici, Il Governo
degli Stati Uniti, proseguì le sue ricerche e diede il via nel 1970 al
Progetto Stargate riferendosi, in particolare, alla possibilità di
osservare a distanza (remote viewing)
le mosse del nemico senza spostarsi dal proprio territorio. Tale
progetto durò oltre 25 anni e finanziò ricerche alla Stanford e
all’American Society for Psychical Research per sviluppare potenziali
tecniche di spionaggio a "distanza". Dopo il celeberrimo caso Roswell
del 1947 e il presunto ritrovamento di un misterioso congegno (detto Orion Cube),
si assiste invece alla nascita di un altro tipo di operazioni segrete,
le Black-ops (operazioni occulte), in cui rientrano l'appropriazione e
lo studio di tecnologia aliena per scopi militari e governativi.
Argomenti che la maggioranza delle persone ignora o associa a storie di "fantascienza" grazie
soprattutto alla sofisticata propaganda mediatica a cui sono
costantemente sottoposte. Infatti, se da una parte numerosi film e serie
televisive contenenti brandelli di verità vengono programmati con lo
scopo di testare e pilotare culturalmente gli spettatori proiettandoli
in realtà futuribili, dall'altra, forniscono gli elementi per poter
screditare facilmente eventuali fughe di notizie e proteggere le
operazioni in corso. Ovviamente, in quanto strumenti fondamentali per la
manipolazione, la "macchina" di Hollywood e tutti i media mainstram che
diffondono informazioni sono sempre stati al servizio dell'Elite. Elite
dall'antica discendenza che, grazie alla conoscenza della cultura
esoterica e al genio di numerosi scienziati (non sempre consenzienti),
ha distrutto, cancellato, rimodellato, corrotto, ucciso, perseguitato,
inquinato, ingannato, sfruttato e perpetrato ogni sorta di abominio.
Questa politica di accentramento del potere basata sulla distorsione
della verità e sulla violenza (fisica e psicologica), continua
imperterrita ed è oggi alle sue battute finali.
Il progetto Looking Glass
Uno dei più sconcertanti esperimenti segreti dopo il Philadelphia Experiment
(avvenuto nel 1943) è sicuramente il progetto Looking Glass, un
programma appartenente alle Black-ops, che ha permesso di creare
un'immenso stargate (apertura nel tessuto spazio-temporale)
retroingenerizzando il funzionamento della ghiandola pineale.
Effettivamente la scienza ha scoperto che la retina presenta gli stessi
fotorecettori presenti anche nella pineale. Quest'ultima è di fatto una
ghiandola sensibile ai campi elettromagnetici ed ha ancora adesso, per
certi versi, un retaggio chimico e funzionale similare agli occhi. La
ghiandola, in buone condizioni di salute, conterrebbe al suo interno uno
speciale fluido e, una volta avvenuto il rilascio di DMT e Pinolina,
sarebbe in grado di isolarsi da qualsiasi stimolo elettromagnetico
esterno proiettando la consapevolezza dell'individuo nei reami superiori
della coscienza. Il liquido schermato all'interno della ghiandola
agirebbe come una sorta di monitor permettendo di "osservare" il piano
dimensionale su cui ci si focalizza.
Certe
percezioni extrasensoriali (ESP) come precognizione, chiaroveggenza e
telepatia, sono sempre state prerogative di individui che hanno imparato
ad utilizzare le potenzialità della pineale. Visioni nitide di altre
dimensioni e spostamenti extracorporei lungo la linea temporale possono
quindi essere indotti dal nostro personale "stargate" naturale. Ma, se
tutto questo fosse artificialmente replicabile, un simile potere
necessiterebbe di un adeguato senso di responsabilità: viaggiare nel
tempo così come prevedere e modificare il futuro, sono doni che nelle
mani sbagliate potrebbero diventare pericolosi. Per quanto rischiose
possano essere, i "corpi speciali" che si occupano di queste
sperimantazioni non sono nuovi a questo genere di sfide e pare che,
allettati dalle potenzialità operative del progetto, vi abbiano speso
particolari risorse.
David Wilcock, ricercatore sensitivo, autore di The Divine Cosmos ed
esperto di geometria sacra, ha recentemente parlato del fenomeno e di
come sia già stata utilizzata la tecnologia Looking Glass in una non
precisata base sotteranea. Per il genere di informazioni che rilascia al
pubblico molti considerano Wilcock un visionario ma le sue affascinanti
indagini, che spesso coinvolgono personalità di elevato calibro
scentifico, offrono ugualmente numerosi spunti di riflessione. Propongo
uno stralcio di una sua recente conferenza dove si esprime
sull'importanza della ghiandola pineale e sul controverso progetto:
Il risveglio
Migliaia
di anni fa, probabilmente all'epoca dell'evoluta civiltà di Atlantide, i
poteri supremi dell'uomo subirono un forte ridimensionamento.
Responsabili di questo declassamento intellettivo potrebbero essere
stati più fattori, molti dei quali ancora poco chiari. Alcune delle
ipotesi avanzate sono decisamente ardite e spaziano dagli interventi di
ingegneria genetica da parte di razze aliene ostili, all'ibridazione dei
superstiti atlantidei con specie contigue ma geneticamente meno
evolute. Grazie al contributo di scienze d'avanguardia come l'epigenetica,
che dimostra ampiamente come sia l'interpretazione dell'ambiente a
stimolare le caratteristiche del DNA invece che un ferreo e competitivo
determinismo genetico, oggi sappiamo che è possibile modificare persino
ciò che biologicamente si credeva immutabile o congenito. Questo vale
anche per l'invecchiamento e le gravi patologie. Un'altra teoria afferma
infatti che potrebbe essere stato un remoto cataclisma a cambiare in
modo significativo le condizioni ambientali del pianeta e di riflesso la
funzionalità della ghiandola pineale nelle generazioni successive.
Oggi
sappiamo che la ghiandola pineale viene fortemente influenzata dalla
quantità di luce e dai campi elettromagnetici e possiamo facilmente
dedurre come la vita moderna (telefonini, elettrodomestici, luce
artificiale, ecc.) abbia determinato grandi cambiamenti nell'organismo.
La fisiologia della pineale potrebbe essersi modificata ulteriormente in
rapporto a questi mutamenti ambientali e questa alterazione potrebbe
aver contribuito ad un più rapido deperimento fisico, così come
all'insorgenza di nuove patologie.
Dal punto
di vista alimentare, una dieta povera di ferro, calcio, fosforo e
triptofano inibiscono il buon funzionamento della pineale così come
l'assunzione di farmaci betabloccanti, benzodiazepine,
calcio-antagonisti, clonidina, alchool, caffeina, soprattutto nelle ore
che precedono il sonno. Uno stile di vita sano, basato sull'attività
fisica mattutina, una buona alimentazione, l'assenza di inquinamento e
molto sonno, incide positivamente sulle secrezioni di serotonina e
melatonina ma ciò non basta a produrre l'illuminazione.
Come
abbiamo visto, la chimica del cervello, solo in determinate condizioni,
ha la capacità innata di facilitare l'incontro con la divinità e questa
ricerca è l'obiettivo che l'umanità continuerà a seguire fino alla fine
dei tempi. Questa comunione e la conseguente illuminazione avviene in
modo naturale e graduale con un'intensa e continua pratica meditativa,
cioè quando l'attenzione per le percezioni sensoriali viene meno per
consentire la focalizzazione interiore, o rapido e non sempre
consapevole per effetto di stimoli esterni (droghe, shock emotivi, campi
energetici). L'esperienza dei mistici induce a ritenere che qualunque
strada porti alla verità suprema è la benvenuta, sia essa chimica come
il soma o naturale come la meditazione, e in effetti entrambe agiscono
attraverso gli stessi mediatori chimici cerebrali. Comunque sia, la
realizzazione spirituale, non è qualcosa che compare senza seguire un
preciso processo fisiologico.
Se le sostanze
catalizzatrici dello stato di illuminazione non sono reperibili in
natura o non si ha la consapevolezza per farne un uso appropriato,
meditare è senza dubbio il modo migliore per favorire l'apertura del
terzo occhio. Questo non significa che con un po' di meditazione tutti
possano raggiungere il nirvana. Potrebbero volerci anni di lavoro su se
stessi e una buona dose di autodisciplina per ottenere risultati
apprezzabili. Con l'intento di attivarne velocemente i poteri, alcuni
popoli antichi seguivano speciali rituali che includevano l'incisione
del cranio dell'iniziato e il buio forzato.
Ghiandola pineale e 2012
Non
dimentichiamo che, a prescindere dagli accorgimenti materiali che
decidiamo di prendere, l'illuminazione è principalmente un fatto
spirituale e quindi legato all'espressione di energie sottili. Inoltre,
se un organismo biologico nasce in un determinato universo è
obbligatoriamente soggetto alle sue influenze astrali. Tali
modificazioni si ripercuotono sull'individuo attraverso la ghiandola
pineale che fa da tramite tra l'esterno e l'interno, tra il mondo fisico
e quello sottile. Possiamo dire, come suggerisce la teoria dell'universo olografico di Bohm,
che la materia che ci costituisce è la stessa di cui è fatto il nostro
universo e che, nell'infinitamente piccolo come nell'infinitamente
grande, tutto è interconnesso. Per Bohm il motivo per cui le particelle
subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le
separa risiede nel fatto che la loro separazione è un'illusione. Egli
era convinto che, ad un livello di realtà più profondo, tali particelle
non sono entità individuali, ma estensioni di uno stesso "organismo"
fondamentale. Pertanto se l'universo tende all'evoluzione noi evolviamo
con esso.
Per chi ricerca già da tempo lo stato di illuminazione, quest'ultimo
caso, è oggi più che mai da tenere in considerazione poichè abbiamo da poco passato la data profetica del 2012, data che simboleggia il
termine di un'era in cui il materialismo ha dominato l'uomo. Molti
ricercatori sostengono che nel 2012, il cambiamento vibrazionale dovuto
all'energia che investe questa parte del cosmo, sarà qualcosa a cui
non potremo sottrarci e che produrrà il tanto agoniato risveglio della
coscienza collettiva. L'energia rinnovatrice proveniente dal centro
della galassia porterà con se le condizioni ottimali per l'apertura del
nostro terzo occhio e ne potranno approfittare solo quelle persone che
con impegno e fiducia avranno creato in loro stessi il terreno fertile
per accogliere e sostenere lo stato di illuminazione. Chi è già
sufficientemente preparato all'evento o è sulla buona strada per
diventarlo, a prescindere dalla posizione sociale raggiunta ed è ormai conscio dell'importanza del proprio
contributo alla manifestazione di questo grande cambiamento.
Cogliere questa occasione per elevarsi vibrazionalmente significa
vivere in uno stato di lucida presenza, trasmutare il dolore passato in
saggezza per costruire un mondo nuovo con la consapevolezza del proprio
sé divino, finalmente padroni e responsabili di quei poteri che
ritornano a far parte così di noi per il bene di tutti, poiché tutti
siamo inevitabilmente UNO.
Per approfondimenti vedere:
* "Simbolismo della Ghiandola Pineale!!!!" ... gennaio 2013.
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* "L'OSSERVATORE INFLUENZA LA MATERIA!!!! Interferenza di elettroni. Principio di non località. Entanglement Quantistico (Alan Aspect)." ... giugno 2012.
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RispondiEliminaCazzate col botto
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