Quanti sono i colori? Tanti tantissimi, e tutti meravigliosi. Ognuno
di loro ha un fascino misterioso un significato psicologico e
fisiologico. Questo significato è universale. E' lo stesso in tutto il
mondo, per i bambini come per gli adulti, per gli uomini e per le donne,
che siano della nostra, o di un'altra cultura. Ciascuno di noi
predilige un particolare colore. Sempre il medesimo, in qualsiasi
momento? Saremmo portati a pensarlo. Ma, in effetti, non è così. Il
colore rispecchia un nostro determinato stato d'animo, una particolare
situazione che stiamo affrontando, esprime quel che noi stessi siamo o
vorremmo essere.
Il grigio del test non è né chiaro
né scuro. E completamente privo di ogni stimolo e di ogni tendenza
psicologica. É neutro. Né soggetto, né oggetto. Né introversione né
estroversione. Né tensione, né rilassamento. Il grigio non é un
territorio occupato, ma una frontiera. Una terra di nessuno, una zona
smilitarizzata, un muro dì Berlino. Un confine tra zone diverse,
l'approccio al quale differisce a seconda della direzione da cui si
proviene. Chi sceglie il grigio in prima posizione vuole separare tutto
con un muro, rifiuta di impegnarsi per proteggersi da ogni stimolo e da
qualsiasi influenza esterna, Non desidera lasciarsi coinvolgere, e
rinuncia a qualsiasi partecipazione spontanea, facendo ciò che deve in
modo meccanico ed artificiale. Anche quando dà l'impressione di
partecipare pienamente, in effetti partecipa solo da lontano: si mette
da un lato e si osserva senza lasciarsi coinvolgere da scelte o rifiuti
drastici. Il grigio svolge dunque un ruolo giustificativo per il
soggetto.
Il blu scuro rappresenta la calma
totale semplice fatto di guardare questo colore produce un effetto
pacifico sul sistema nervoso. La tensione diminuisce, il polso e la
respirazione si regolarizzano mentre i meccanismi di difesa lavorano per
ricaricare l'organismo. Il corpo si rilassa, recupera. Sul piano
psicologico, il blu scuro sviluppa ulteriormente la sensibilità. Esso è
la rappresentazione cromatica di un bisogno biologico fondamentale: sul
piano psicologico, pace e soddisfazione, su quello fisiologico,
tranquillità. Il blu rappresenta i legami di cui ci si circonda, per
sentirci stabili, sicuri, liberi da ogni tensione, in una situazione
equilibrata ed armoniosa. Rappresenta l'unione, un sentimento di
appartenenza e perciò la fedeltà:
ma poiché si tratta di chi ci è caro, e siamo in questo
particolarmente vulnerabili, rappresenta anche la sensibilità, la
profondità del sentimento. In quanto sensibilità ed appartenenza,
rappresenta infine una condizione che favorisce l'energia, l'esperienza
del bello, la meditazione. Schefling utilizza il simbolismo del blu
nella sua Filosofia dell'Arte. «il silenzio è la condizione propria
della bellezza, come la calma di un mare tranquillo». Il blu corrisponde
in modo simbolico alle acque calme e ad un temperamento quieto, alla
femminilità. la sua percezione sensoriale è la dolcezza, il suo
contenuto affettivo la tenerezza.
Sul piano fisiologico il verde
rappresenta la “tensione elastica”. Sul piano psicologico, la volontà
nell'azione, la perseveranza, la tenacità. Il verde esprime dunque la
fermezza, la resistenza ai cambiamenti, la costanza nei punti di vista,
ed attribuisce un grande valore all' Io in tutte le forme di possesso e
di autoaffermazione; il possesso accresce la stima e la sicurezza di sé.
Il verde corrisponde simbolicamente alle sequoie maestose, quindi ad un
temperamento austero ed autoritario, alla corda tesa dell'arco. La sua
percezione sensoriale è l'amarezza, il suo contenuto affettivo la
fierezza. Il verde in quanto tensione" agisce come una barriera dietro
la quale l'eccitazione creata da stimoli esterni si accumula senza
venire liberata aumentando il sentimento di fierezza, di superiorità
cosciente, di potenza, di dominazione sugli avvenimenti, o perlomeno di
sentirsi in grado di condurli e dirigerli. Questo accumulo di stimoli
esterni conduce a differenti gradi di padronanza intesa non soltanto
come slancio che si giunge a padroneggiare ma anche coste chiarezza
interiore, disponibilità all'autocritica e consequenzialità logica:
tutto ciò porta all'astrazione dal formalismo. Questo comportamento può
spingere il soggetto a cercare condizioni di vita migliori migliore deve
essere la salute, propria e degli altri, la vita deve prolungarsì, ed
essere più utile. Il soggetto che sceglie il verde desidera. veder
dominare le proprie opinioni, avere una giustificazione della sua
persona come rappresentativa di principi fondamentali e immutabili. Si
mette su un piedistallo ed ha la tendenza a far la morale agli altri.
Vuole impressionare, ha bisogno di essere considerato, di fare a modo
suo malgrado l'opposizione o la resistenza generali.
il rosso rappresenta uno stato
fisiologico che provoca energia. Accelera il polso e la respirazione,
aumenta la tensione. Il rosso esprime la forza vitale e l'attività
nervosa, sottolinea il desiderio in tutte le sue forme: il bisogno di
arrivare a dei risultati, al successo. Il soggetto desidera con avidità
tutto quello che gli permette dì vivere pienamente ed intensamente. Il
rosso sottolinea perciò lo slancio spontaneo, la "forza di volontà" e
tutte le forme di vitalità e di forza, dalla capacità sessuale al
desiderio di cambiamenti rivoluzionari E uno slancio verso l'azione, lo
sport, la lotta, la competizione, l'eroismo e la produttività. Il rosso è
simbolo del sangue, della conquista, della fiamma che illumina lo
spirito umano, un temperamento sanguigno. la sua percezione sensoriale è
l'appetito, il suo contenuto affettivo il desiderio. Una fatica fisica e
nervosa dei problemi di cuore, l'impotenza e la perdita del desiderio
sessuale accompagnano spesso il rifiuto del rosso. In termini temporali,
il rosso è il presente...
Il giallo è il colore più luminoso del test, dà un'impressione di
leggerezza e di gaiezza. Il rosso denso e cupo è un colore stimolante;
il giallo, meno denso e più leggero, è evocatore. Come il rosso, il
giallo aumenta la tensione, aumenta i batti del polso e la respirazione,
ma lo fa in modo meno regolare. Il giallo si riflette, irradia, la sua è
una gaiezza impalpabile. Il giallo manifesta una personalità aperta e
indica rilassamento o potere. Dal punto di vista psicologico, il
rilassamento è una liberazione da tutti i problemi, da tutte le
contrarietà. il giallo è il simbolo del calore del sole, della gaiezza,
della gioia. la sua percezione sensoriale è il piccante, il suo
contenuto affettivo una volatilità piena di speranza. A differenza di
quella del rosso, l'attività del giallo è più incerta, e tende a mancare
di coerenza. Il soggetto che sceglie il giallo può essere un turbine di
attività, ma non lo sarà mai in modo continuativo. La scelta di questo
colore indica un bisogno di possesso e di speranza o l'attesa di una
felicità più grande. Indica anche la presenza di un conflitto nel quale
il potere è sentito come necessario. Questo desiderio di felicità si
manifesta in tutte le sue forme, dall'avventura sessuale alle filosofie
illuminatrici ed è sempre indirizzato verso il futuro. Il giallo spinge
in avanti, verso quel che non è ancora definito. Il soggetto prova il
desiderio dì trovare una via d'uscita che gli consenta di rilassarsi, e
rivela anche un suo certo lato superficiale, il gusto del cambiamento
per il cambiamento, il desiderio di vivere altre esperienze. Come il
verde, il giallo cerca l'importanza e la considerazione altrui, ma a
differenza del verde, che è fiero ed indipendente, il giallo non è mai
in riposo, ed è costantemente impegnato a perseguire le proprie
ambizioni.
Il violetto è un insieme di rosso e
di blu, e benché sia un colore a sé stante, mantiene alcune proprietà
degli altri due, in quanto composto da essi, anche se ne perde la
nettezza di significato. Il violetto tenta di unificare la conquista
impulsiva del rosso e la dolce sottomissione del blu, e rappresenta
dunque l'identificazione. Questa identificazione è una sorta di unione
mistica, una profonda intimità di sentimenti che punta ad una fusione
totale tra il soggetto e l’oggetto, che fa sì che tutto quel che il
soggetto pensa e desidera possa divenire una realtà. In un certo senso è
l'incantesimo, il sogno realizzato, uno stato magico nel quale i
desideri sono soddisfatti. La persona che preferisce il violetto vuole
avere dei rapporti magici. Vuole affascinare se stessa e gli altri in
quanto, benché l'identificazione sia magica, la distinzione tra soggetto
ed oggetto esiste ancora. Il violetto può essere l'identificazione in
quanto fusione intima, erotica o può condurre ad una comprensione
intuitiva e sensibile. Ma il suo carattere irreale e fantasioso può
anche portare all'incapacità di distinguere, e di qui all'esitazione,
all'incertezza, fino all'irresponsabilità. Un adulto preferisce
normalmente uno dei quattro colori primari (rosso, verde, blu, giallo)
al violetto. La scelta di questo colore da parte dei giovanissimi
dimostra che per loro il mondo è ancora un luogo magico, in cui possono
ottenere tutto ciò che desiderano: stato d'animo che ha certo un suo
fascino, ma che non è bene si prolunghi nell'età adulta. la scelta del
violetto in quest'ultimo caso indica invece una tensione prolungata, le
conseguenze di uno choc, o di situazioni difficili vissute in tutta la
prima infanzia. Si tratta di soggetti che necessitano di una
comprensione particolare, di un trattamento pieno di riguardo e di molto
affetto. E che hanno l'esigenza di un partner nel quale identificarsi.
Ma può anche trattarsi di i soggetti che vogliono essere stimati per il
proprio fascino, per le proprie maniere, che vogliono farsi notare.
Sensibili e con buon gusto, non vogliono che le proprie relazioni li
trascinino in responsabilità troppo grandi da affrontare.
Il marrone è un insieme di rosso e
di giallo un po' carico. L'impulsività del rosso è diminuita da questa
fusione, come anche lo slancio creativo, la forza vitale e la
dinamicità. la vitalità non è più efficace, è passivamente ricevuta e
sensoriale. Il marrone rappresenta dunque le sensazioni di benessere
fisico e di soddisfazione sessuale, la necessità dì essere liberati da
situazioni che creino sensi di sconforto, stati d'insicurezza, malattie
fisiche reali, e ancora da conflitti o problemi che il soggetto non si
sentirebbe in condizione di risolvere. Quale che sia la causa, lo stato
sensoriale del corpo è precario, e si sente la necessità di circondarlo
di maggiori elementi di sicurezza.
Il nero è la negazione del colore.
Rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c'è più nulla. E il
"no", in opposizione al "sì" del bianco. Il bianco è la pagina vergine
sulla quale si può ancora scrivere la storia, il nero è la conclusione
definitiva. Il nero ed il bianco sono i due estremi, l'alfa e l'omega,
l'inizio e la fine. Nel Test dei Colori, quello che si avvicina più al
bianco è il giallo vivo: la scelta del nero e del giallo indica perciò
un atteggiamento estremista. Il nero, la negazione, rappresenta la
rinuncia, la capitolazione completa o l'abbandono, ed influenza
fortemente la scelta degli altri colori, rifondandone il carattere. Chi
sceglie il nero rinuncia a tutto e protesta energicamente contro una
situazione che non è come egli vorrebbe che fosse. Si ribella alla
sorte, rischiando di agire in un modo precipitoso ed irrazionale.
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