lunedì 2 luglio 2012

Le leggi fisiche potrebbero "VARIARE" nell'Universo!!!


L’immagine illustra la direzione dell’asse di dipolo proiettata nel cielo in coordinate equatoriali secondo i dati di Webb e collaboratori. La regione di color verde corrisponde alla direzione di dipolo derivata dagli spettri dei quasar osservati con il telescopio Keck. La regione in blu mostra la direzione del dipolo ottenuta con i soli spettri del VLT. La regione in rosso mostra la direzione del dipolo combinando i due insiemi di dati. Infine, la regione grigio chiara rappresenta la Via Lattea proiettata sul sistema equatoriale il cui nucleo è mostrato come un rigonfiamento.

Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori delle Università di New South WalesSwinburne e Cambridge è stato trovato che una delle leggi della natura, che riguarda le costanti della fisica, potrebbe variare nell’Universo.
Pare che una delle quattro forze fondamentali, l’elettromagnetismo, misurato mediante la cosiddetta costante di struttura fine alpha, vari da una parte all’altra dello spazio cosmico. In realtà, i primi segnali del fatto che alpha può essere considerata una *non costante* risalgono a circa una decina di anni fa quando John WebbVictor Flambaum e altri avevano analizzato i dati di un campione di quasar osservate con il telescopio Keck, anche se erano limitate ad una piccola porzione di cielo. Oggi, grazie al VLT, Webb e colleghi hanno raddoppiato il numero delle osservazioni e hanno misurato il valore di alpha in quasi 300 galassie che si trovano ad una enorme distanza dalla Terra e sono distribuite in una porzione di cielo più ampia. “I risultati sono sorprendenti a dir poco“, afferma il professor Webb, “ciò che osserviamo è che, rispetto alla nostra posizione, il valore di alpha sembra diminuire gradualmente verso una direzione piuttosto che in quella opposta“. Questi dati, se confermati, possono avere delle implicazioni importanti sulla natura e le proprietà dello spazio e del tempo dato che violano uno dei principi fondamentali della relatività generale. “Forse, questa variazione del valore di alpha suggerisce che l’Universo è molto più grande rispetto alla nostra porzione osservabile, magari infinito“, dichiara il professor Flambaum. Un’altra intepretazione si basa sull’ipotesi dei molti universi ognuno dei quali è caratterizzato da leggi fisiche proprie. Insomma, le leggi della fisica possono dipendere dal proprio “indirizzo cosmico” e da dove,  accade che emerge la vita nell’Universo.
Ma la domanda è: perchè le leggi della fisica sono tali da permettere l’esistenza della vita? “La risposta potrebbe derivare dal fatto che altre regioni dell’Universo non sono adatte alla vita, almeno come noi la conosciamo, e che le leggi della fisica che sperimentiamo nella nostra parte di Universo sono puramente ‘locali’ e in tal caso non è particolarmente sorprendente trovare forme di vita intelligenti” conclude Webb.



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