Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori delle Università di New South Wales, Swinburne e Cambridge è stato trovato che una delle leggi della natura, che riguarda le costanti della fisica, potrebbe variare nell’Universo.
Pare che una delle quattro forze fondamentali, l’elettromagnetismo, misurato mediante la cosiddetta costante di struttura fine alpha,
vari da una parte all’altra dello spazio cosmico. In realtà, i primi
segnali del fatto che alpha può essere considerata una *non costante*
risalgono a circa una decina di anni fa quando John Webb, Victor Flambaum e altri avevano analizzato i dati di un campione di quasar osservate con il telescopio Keck, anche se erano limitate ad una piccola porzione di cielo. Oggi, grazie al VLT,
Webb e colleghi hanno raddoppiato il numero delle osservazioni e hanno
misurato il valore di alpha in quasi 300 galassie che si trovano ad una
enorme distanza dalla Terra e sono distribuite in una porzione di cielo
più ampia. “I risultati sono sorprendenti a dir poco“, afferma il professor Webb, “ciò
che osserviamo è che, rispetto alla nostra posizione, il valore di
alpha sembra diminuire gradualmente verso una direzione piuttosto che in
quella opposta“. Questi dati, se confermati, possono avere delle
implicazioni importanti sulla natura e le proprietà dello spazio e del
tempo dato che violano uno dei principi fondamentali della relatività
generale. “Forse, questa variazione del valore di alpha suggerisce
che l’Universo è molto più grande rispetto alla nostra porzione
osservabile, magari infinito“, dichiara il professor Flambaum.
Un’altra intepretazione si basa sull’ipotesi dei molti universi ognuno
dei quali è caratterizzato da leggi fisiche proprie. Insomma, le leggi
della fisica possono dipendere dal proprio “indirizzo cosmico” e da
dove, accade che emerge la vita nell’Universo.
Ma la domanda è: perchè le leggi della fisica sono tali da permettere l’esistenza della vita? “La
risposta potrebbe derivare dal fatto che altre regioni dell’Universo
non sono adatte alla vita, almeno come noi la conosciamo, e che le leggi
della fisica che sperimentiamo nella nostra parte di Universo sono
puramente ‘locali’ e in tal caso non è particolarmente sorprendente
trovare forme di vita intelligenti” conclude Webb.
SEGUICI ANCHE SULLA PAGINA fb: http://www.facebook.com/quantoequantaltro?ref=hl
SEGUICI ANCHE SULLA PAGINA fb: http://www.facebook.com/quantoequantaltro?ref=hl
Nessun commento:
Posta un commento